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15 febbraio 2007

Da novembre un carcere egiziano ha come ospite il blogger Abdelkareem Nabil Soliman, accusato di vilipendio al presidente e di incitamento all'odio contro l'Islam.
La colpa di Kareem è aver criticato dal suo blog alcuni professori dell'università Al Azhar, la principale scuola sunnita del Cairo.
Incarcerato per aver detto la propria opinione che, probabilemente, non è molto vicina alla realtà dato che ritengo difficile che governo e polizia si sarebbero mobilitati se tali affermazioni fossero state di poco conto e senza fondamento.

"Vi sono momenti nella vita in cui tacere diventa una colpa
e parlare diventa un obbligo.
Un dovere civile, una sfida morale,
un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre".

Così scriveva Oriana Fallaci, così pensava Kareem quando denunciava quello in cui credeva. Sostenere la liberazione di Kareem è un dovere per chiunque scrive, legge e vive nella blogosfera: FREE KAREEM!!


P.s. - Per scrivere una mail all'ambasciata egiziana a Roma e mandare la petizione, l'indirizzo è ambegitto@pelagus.it.
Quì trovate invece la campagna web a sostegno del blogger.
Iniziative importanti su Blogosfere.


Alessandro

08 febbraio 2007

E' iniziata la vera rivoluzione?

"Non so davvero se stamperemo ancora il Times tra cinque anni, e, se vuole proprio saperlo, non me ne importa. Internet è un posto meraviglioso e noi lì siamo leader". E' la posizione dell'editore del New York Times, Arthur Sulzberger, in un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano israeliano Haaretz.
Il sito web del New York Times è salito al milione e mezzo di visitatori al giorno, contro l'1,1 milioni di abbonati all'edizione cartacea.


Di contro, da quattro anni la società editrice del quotidiano registra bilanci in rosso.
Perdite che affrettano i tempi di transizione dal cartaceo alla Rete, ammette Sulzberger.
"Il New York Times è in viaggio - spiega l'editore - e questo viaggio finirà quando la società smetterà di stampare il giornale. Quella sarà la fine della fase di transizione". E' un processo che ha portato di recente, ad esempio, ha ricordato Sulzberger, a fondere i desk redazionali del giornale stampato e di quello online. E' anche un processo, ha spiegato ancora l'editore, "che deve fare i conti con le resistenze professionali, con la sfida della raccolta pubblicitaria e con le conseguenti pressioni degli inserzionisti, con la concorrenza dell'informazione capillare, incontrollabile, globale e gratuita dei blog, dell'adeguamento alle sempre nuove piattaforme tecnologiche su cui vengono veicolate le notizie".


Insomma, qualcosa si muove.....



Alessandro
Da Repubblica

31 gennaio 2007


Parlare di Aids è fondamentale. In Italia, come in tutto il resto del mondo, ci sono molte iniziative utili a sensibilizzare l'opinione pubblica su questo delicato tema.
La più recente è la mostra STOP AIDS - Keep the promise terminata oggi a Torino. L'evento, promosso dal Comitato Torino Pride 2006, è rimasto aperto al pubblico gratuitamente alla Cavallerizza Reale per tutto il mese di gennaio, riscuotendo adesioni e consensi.
La mostra girerà per tante altre città italiane e deve essere un punto di partenza per mantenere questa promessa, anche nel nostro piccolo: SCONFIGGIAMO L'AIDS!!
P.s. Se anche voi volete aderire a questa piccola iniziativa di sensibilizzazione mettete il logo quì sotto nei vostri blog o nei siti personali. Grazie!!


Qui il post del servizio realizzato da Sara Magotti per il blog Spotx all'interno di Blogosfere.
Qui una breve raccolta di immagini della mostra realizzate sempre da Spotx.
Qui l'intervista realizzata da Sara ai curatori della mostra.


Alessandro

Aggiornamento 8/2/2007: A proposito di Aids Le Iene hanno realizzato un bel servizio sul Fondo Globale per combattere Aids, Malaria e Tubercolosi nato durante il G-8 di Genova nel 2001.
Indovinate qual'è l'unico paese inadempiente per quanto riguarda i versamenti???
Qui potete vedere il servizio di Marco Maccarini.

27 gennaio 2007

Liberalizzazioni, scatta la seconda fase


Dopo la prima infornata di misure proposte dal Governo nel cosiddetto "Pacchetto Bersani" (quì il link) scatta ora la seconda fase.
Il Ministro per lo Sviluppo Pierluigi Bersani, dopo una iniziale euforia per le misure proposte nella prima trance, si è trovato ad affrontare la difficile fase di messa in pratica di queste liberalizzazioni con le relative difficoltà, le inevitabili proteste (scioperi selvaggi all'ordine del giorno) e il lieve ottimismo per questa seconda ondata di provvedimenti.
Analizziamoli in sintesi, categoria per categoria.

TELEFONIA, TV, INTERNET: Verranno rimossi tutti i costi di ricarica delle carte prepagate che attualmente gravano su tutte le reti mobili. Arriva poi la libertà di recedere senza vincoli di tempo dai contratti 'per adesione' stipulati con operatori di telefonia e di reti televisive e di comunicazioni elettronica.

BENZINA: Aumenteranno le informazioni sui prezzi di vendita date direttamente dalle infrastrutture stradali. I benzinai dovranno invece usare gli stessi metodi per avvisare il cliente in tempo reale delle condizioni del traffico. In un secondo momento dovrebbe essere garantita la presenza di distributori negli ipermercati.

AEREI: Stop alla pubblicità delle tariffe aereeche non contengono l'indicazione di spese, tasse e oneri aggiuntivi.

IMPRESE: Per la nascita di un una nuova impresa basterà una comunicazion unica. Verrà rilasciata una ricevuta che dà il via libera istantaneo all'attività.

AUTO: Previsto il divieto di esclusiva nella distribuzione dei prodotti assicurativi del ramo danni e una serie di tutele a favore dei titolari di polizze Rc Auto. Possibilità di conforntare i prezzi delle varie compagnie.

SCUOLA: Gli istituti tecnici torneranno ad essere scuola secondariacon pari dignità rispetto ai licei.

MISURE URGENTI PER ALCUNE ATTIVITA': Parrucchieri ed estetisti potranno aprire attività senza più limiti di distanza da altri esercizi analoghi. Le guide turistiche non avranno più ostacoli di residenza o numerici. Le autoscuole non avranno più limiti di distanza.

TAV: Per i cantieri non ancora aperti ci saranno nuove regole per l'affidamento dei lavori per garantire tempie limiti di spesa.

TARGHE: La targa potrà essere personalizzata e conservata dal proprietario alo cambio di ogni automobile.

Alessandro

24 gennaio 2007

Usiamola questa tecnologia

Spesso mi sono chiesto cosa si nascondeva dietro alla tipica frase dei nostri telegiornali "decisione presa nel Consiglio dei Ministri avvenuto oggi...".
Cosa accade in questo momento così importante dove si decide del futuro del Paese? Perchè nessun partecipante si prende un attimo la briga di comunicare al cittadino-elettore come funziona questa grande e complicata macchina della Politica italiana? Per mancanza di tempo, di comunicazione, di voglia o di coraggio mi sono quasi sempre risposto.
Oggi però qualcosa è cambiato. Il Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro ha dato una grossa lezione in primis al collega Gentiloni in fatto di comunicazione e innovazione tecnologica e in secondo luogo a tutti i suoi compagni di poltrona mettendo su You Tube una serie di video disponibili a tutti dove il Ministro si prodiga nello spiegare determinate situazioni interne al suo ministero (e non solo), scelte politiche e (come nel video quì di seguito) "l'ordine del giorno" del Consiglio dei Ministri del 19/1/2007.
Mi sembra un grande passo avanti sia nella trasparenza verso il cittadino che nello sviluppo di un rapporto politico-elettore spesso troppo scarno, difficile, ricco di termini e di concetti volutamente indecifrabili e poco sinceri. Speriamo che non sia solo una cosa passeggera.




Alessandro

Sondaggio


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Alessandro

21 gennaio 2007

Credere.....



Anch'io come Freccia credo in qualcosa:
Credo che questo blog debba ripartire per colmare quel vuoto di verità, coraggio e simpatia che attanaglia voi lettori delusi.
Credo nell'amore e nell'amicizia che quel vuoto non lo lasceranno mai nascere.
Credo che un Van Basten non nascerà più ma intanto mi godo crescere un certo Kakà.
Credo che l'Inter sia la squadra certamente più forte ma nel campionato più facile.....cmq quest'anno ve lo meritate.
Credo che scrivere e leggere sia importante, che ascoltare sia fondamentale, che parlare sia, a volte, superfluo.
Credo che scrivere di gossip o fare stage a Sipario riempiono di tristezza quel vuoto di cui sopra.
Credo che il Land sia un bel posto, che il Cats lo sia di più, che il Gallery ormai ha dato tutto quello che poteva ma soprattutto credo che il Millenium sia la nostra vera casa.
Credo che se vado avanti così l'esame di domani non lo passerò mai.
Credo........credo che ora tocca a voi scrivere nei commenti in cosa credete, oltre naturalmente a esperimerci quanto siete felici che questa piccola "oasi del libero pensiero" sia ripartita a gonfie vele.

Alessandro

19 ottobre 2006

Schifosa ipocrisia

La troupe de "Le Iene" che ha eseguito test antidroga su 50 politici italiani (tra cui il responsabile del programma che ha commissionato il servizio) è da oggi indagata dalla procura di Roma per violazione della privacy. L'ipotesi riguarda le modalità attraverso cui la stessa troupe si sarebbe "impossessata" del sudore degli interpellati.
Non posso stare in silenzio di fronte a notizie del genere. "Le Iene" sono uno dei programmi che fa il miglior giornalismo televisivo in Italia (certo, mischiandolo con altri generi). L'inchiesta, che molti che si professano grandi giornalisti non conoscono neppure, è il pane quotidiano di un programma che cerca sempre di non fermarsi all'apparenza delle cose. Non è una novità che nelle nostre Camere possa circolare qualche sostanza illecita. Sono uomini e come tutti non sono perfetti. Quello che va messo in evidenza è però altro. Il problema sta nel censurare tutto ciò che riguarda i politici in Italia: nessuno deve sapere nulla che non sia già stato programmato. L'ipocrisia dei politici è di fronte a tutti. Anche con la messa in onda del servizio, nessuno avrebbe saputo chi fossero i politici che facevano uso di sostanze illecite, perchè questo test era stato fatto in forma assolutamente anonima. E allora che pivacy hanno violato "Le Iene"? Un sondaggio garantisce a chi risponde l'anonimato ed in questa direzione avrebbe voluto muoversi il programma di Italia 1. Peccato che la casta degli intoccabili italiani è tornata a colpire, mettendo in moto la macchina che toglie la parola anche a chi ha alzato timidamente la mano. Molti politici italiani (non tutti, per fortuna) hanno mostrato ancora una volta l'ipocrisia di chi si crede pardone del mondo. Il ribrezzo che sale in molti è forte. Anche perchè (sempre nella trasmissione) si è mostrato come gli stessi politici non siano certo delle persone così intelligenti rispetto alla media del Paese.
Grazie Iene, perchè con voi qualcosa sotto il marcio della politica italiana si è mosso. Un piccolo passo che purtoppo vi è costato caro. Ma finchè combatterete le vostre battaglie ci sarà un esercito di giovani al vostro fianco, quelli che hanno bisogno di vederci chiaro in ogni cosa. E' ora che qualcosa cambi in un sistema politico troppo vecchio e che non capisce che sotto di esso sta cambiando qualcosa. Tenetevi stretta la sedia, finchè potrete.

Carlo

25 settembre 2006

Sondaggio difficile!

So che non è facile rispondere dopo sole quattro giornate di campionato, ma vediamo se i nostri sondaggi sono più efficaci di quelli del "Processo di Biscardi"...

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La repubblica televisiva delle banane



Questo blog sostiene l'inziativa "Ofelee fa l'to mestee", che liberamente tradotto dal milanese all'italiano significa "Panettiere fai il tuo lavoro". La signorina Silvia Toffanin era una "Letterina" di Passaparola solo qualche anno fa. Oggi è giornalista e conduce Verissimo (guardatene anche solo una puntata, è imperdibile). Sicchè, penserete, ecco un altro che discrimina le belle, che non pensa che dietro ad una bella donna ci sia un cervello sopraffino. Forse si, forse no. Ma quando vedo certi personaggi scoppio. Che bel mondo, la TV, dove anche il brutto anatroccolo può diventare cigno (se conosce bene il padrone del lago, s'intende).

La nuova stagione televisiva ha proposto subito programmi di un certo spessore.
Da qualche settimana va in onda un programma su Italia 1, "La pupa e il secchione".

Il commento più efficace per descrivere la povertà del programma viene dal mio amico Dado: "Sempre meglio sfigato che ignorante". Preciso.






Carlo

16 settembre 2006

A metà dell'opera

Il potere da decisamente alla testa. A volte anche a persone che reputi serie e capaci.
Al momento della nomina, nel maggio di quest'anno, del Professor Guido Rossi alla poltrona più alta della Federcalcio molti avevano storto il naso. Sicuramente non per mettere in discussione le capacità del Professore (massimo esperto di diritto societario in Italia, già Presidente della Consob, stimato avvocato e docente universitario) quanto per la sua scarsa conoscenza del mondo del pallone. Proprio questa sua mancanza però, secondo me, gli ha permesso di lavorare con più tranquillità non avendo interessi, amicizie e quant'altro in questo ambiente. Da Commissario Straordinario della FIGC ha iniziato un lungo e difficile percorso di rinnovamento a tappe: le nomine a Capo dell'Ufficio Indagini di Saverio Borrelli e di Agnolin all'AIA, il sostegno a Lippi e alla Nazionale nell'avventura dei Mondiali, la difficile mediazione con i vertici dell'Uefa per l'iscrizione delle italiane alle Coppe, l'assegnazione (dopo diverse consultazioni) dello Scudetto '05/'06 all'Inter e soprattutto un continuo lavoro di rassicurazione e ottimismo sulla positiva continuazione dei lavori per portare il calcio italiano fuori da scandali e difficoltà.

Questi ultimi due giorni però mi hanno lasciato veramente perplesso.
A fronte di tutto il lavoro svolto e soprattutto di quello ancora da svolgere trovo davvero incomprensibile la decisione da parte di Rossi di accettare l'incarico di Presidente Telecom al posto del dimissionario Tronchetti Provera. Inoltre proprio oggi Rossi ha dichiarato che, secondo lui, la Presidenza di TI e il ruolo in Figc non sono incompatibili, facendo trasparire la voglia di non lasciare l'attuale incarico.
La trovo una mossa illogica e poco coerente, per due motivi:
a) Rossi così facendo non garantirebbe più quella continuità e qull'impegno necessari per la buona riuscita del progetto (lungo e complicato) iniziato pochi mesi fa. Il Professore sbaglierebbe sia per un fatto di coerenza personale sia per un dovere professionale, avendo lui stesso dichiarato poco tempo fa di essere solo a metà dell'opera.
b) Dopo aver fatto della guerra al conflitto di interessi uno dei suoi cavalli di battaglia ora non può sedere su entrambe le poltrone perchè sarebbe protagonista di un gioco di interessi di dubbio gusto e di scarsa professionalità. Il Gruppo Telecom infatti accorpa Alice (cioè il calcio sui telefonini), Tim (che è il primo sponsor dei campionati di A e B e della Nazionale) e La7 (che possiede i diritti di dieci squadre nel suo digitale terrestre).
Il mondo del pallone forse ha bisogno di un cambiamento. Ha bisogno di trovare un successore degno di questo incarico ma deve essere un nome nuovo, di fiducia, super partes e dalla serietà impeccabile. Un altro Guido Rossi insomma.
Sperando che quello nuovo però non ci deluda sul più bello.

Alessandro


Aggiornamento 19/9/2006, ore 12:05 - Guido Rossi si è dimesso dall'incarico di Commissario straordinario della Figc seguito a ruota dal suo staff (con Albertini e Gamberale in prima fila).
La scelta mi riempie di felicità (per i motivi che potete ben immaginare dopo la lettura del post) perchè serietà e coerenza hanno avuto la meglio. Molto meno intelligenti invece sono le motivazioni che l'esimio Professore ha dato proprio oggi.
"Il commissario e i suoi vice, collegialmente e individualmente, constatano che non esistono le condizioni per poter continuare l'opera di risanamento intrapresa".
Complimenti vivissimi. Innazitutto per la falsità di non ammettere i motivi economici e di prestigio relativi alla scelta fatta ma soprattutto per aver gettato la spugna di fronte ad un cammino lungo e difficile ma necessario e comunque prestigioso. Se veramente non ci fossero più le condizioni per continuare il lavoro le dimissioni sarebbero dovute arrivare prima, senza l'intrusione di Telecom. Mi sembra più una scusa in vista del nuovo incarico.
Adesso si cambia, speriamo in meglio.

15 settembre 2006

Lettera a una donna vera


In fondo, Oriana, mi mancherai. Ti ho vissuto solo di striscio, come quei proiettili che nella vita ti sono passati a pochi centimetri dalla pelle. Eppure posso dire che la tua generazione è quella che ha visto e fatto la storia, al contrario di quella attuale. Dall’Asia all’America, passando per la tua amata Firenze, hai avuto il privilegio di essere il modello per molti, l’ideale sognato e impossibile da raggiungere. Già, impossibile. Perché di donne così al mondo ce ne sono troppo poche. Da giovane sei stata partigiana, poi la lunga carriera da inviata per diversi settimanali e alla fine il ritiro solitario negli Stati Uniti. Un’ultima guerra, quella contro la malattia, che sembravi essere riuscita a vincere. La tenacia si è vista anche in questo. La tua forza era in ogni parola, in ogni riga che hai scritto. Questo l’ho sempre ammirato. Le tue posizioni sono sempre state nette e per questo hanno sempre fatto discutere. Ci hai lasciati dopo 77 anni dove hai scritto pagine importanti della storia del giornalismo italiano. Le interviste con i potenti della Storia rimarranno il segno indelebile della tua grandezza. Solo i più grandi giornalisti hanno vissuto guerre in prima linea. Tu l’hai fatto con un coraggio che solo i più grandi possono avere.
Gli anni in cui ti ho vissuto sono stati gli ultimi e tutto può essere ricondotto ai tuoi libri pubblicati dopo l’11 settembre. Sono stato spesso in disaccordo con le tue tesi, ma dall’altro lato ne sono sempre rimasto affascinato. Per il tuo modo di scrivere, di esprimere te stessa e la tua fermezza. Quello che voglio affermare è che definire oggi Oriana Fallaci una persona di destra o sinistra è una dimostrazione di ignoranza. Lei è andata oltre questi concetti logori, oltre l’inettitudine di chi comanda l’Italia, oltre tutto. Chi ne sfruttava le tesi a suo favore o la proponeva come modello da non imitare (troppi politici in Italia) ha solo dimostrato la propria pochezza umana. Non ha scritto a favore di qualcuno o contro altri, ha scritto per se stessa e per lottare contro un mondo di cui non poteva più tacere la ripugnanza.
Se guardo la vostra generazione, il giornalismo attuale mi fa una gran pena.
Ciao Oriana.

Carlo

Grazie......


"Io sono qui per provare qualcosa in cui credo:
che la guerra è inutile e sciocca,
la più bestiale prova di idiozia della razza terrestre.
Io sono qui per spiegare quanto è ipocrita il mondo
che si esalta per un chirurgo che sostitusce un cuore con un altro cuore,
e poi accetta che migliaia di creature giovani, col cuore a posto,
vengano mandati a morire, come vacche al macello, per la bandiera".
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"Su ogni esperienza personale lascio brandelli d'anima
e partecipo a ciò che vedo o sento come se riguardasse me personalmente
e dovessi prendere una posizione".
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"Vi sono momenti nella vita in cui tacere diventa una colpa
e parlare diventa un obbligo.
Un dovere civile, una sfida morale,un imperativo categorico
al quale non ci si può sottrarre".
Oriana Fallaci
29 giugno 1929 - 15 settembre 2006
Alessandro

11 settembre 2006

Per non dimenticare.......

11 settembre 2001 - 11 settembre 2006




Alessandro

10 settembre 2006

Si ricomincia

Pronti, Partenza, Via!!!!
Ricomincia il Campionato dei se e dei ma.
Ricomincia il Campionato dei soliti noti.
Ricomincia il Campionato del tutto sarà come prima ma cerchiamo di non farvelo capire. Ricomincia il Campionato orfano della Juve e alzi la mano chi è triste per questo.
Ricomincia il Campionato che, dimenticando Spagna e Inghilterra, riteniamo sempre e comunque il più bello del mondo.
Ricomincia il Campionato con gli stessi arbitri dell'anno scorso.
Ricomincia il Campionato del secondo posto perchè per il primo è lotta a due: Inter1 vs Inter2, a Mancini il verdetto.
Ricomincia il Campionato senza i vari Cannavaro, Zambrotta, Shevchenko ecc...(e questo fa davvero un po' di tristezza).
Ricomincia insomma il Campionato Italiano, quello comunque dei Campioni del Mondo.
Buon Calcio a tutti!!

Alessandro
Vignetta di Artefatti

09 settembre 2006

A volte ritornano...


....ma forse non se n'erano mai andati. Ricordate cosa voleva l'opinione pubblica a Luglio? Un nuovo corso del calcio, volti nuovi, dirigenti competenti, una maggior trasparenza delle istituzioni...insomma, un mondo del pallone di cui potersi fidare nuovamente. Tutto sarebbe dovuto essere rifondato, perchè il sistema era malato nei suoi vertici. Poi sono arrivate la vittoria mondiale, le sentenze "morbide", e il mostro ha avuto tempo per rinascere. La nuova Lega Calcio è stata affidata ad Antonio Matarrese, che di nuovo non ha nemmeno la montatura degli occhiali. Dulcis in fundo, ecco ricomparire con l'inizio del campionato due personaggi che hanno distrutto i sogni di milioni di tifosi. Da lunedì sera, Aldo Biscardi tornerà in onda con il suo "Processo" pieno di sgup su 7 Gold, dopo le "forzate" dimissioni da La7. Luciano Moggi, invece, sarà l'opinionista principe della trasmissione "Lunedì rigore" in onda su Antenna 3 in contemporanea con il "Processo".
Il nuovo che avanza riesce sempre a travolgere tutto. A voi i commenti.

Carlo

06 settembre 2006

Grande festa

Vorrei solo segnalare a tutti quelli che passano per questo blog una grande festa. Presso il parco del comune di Seregno (MI, Brianza, Italia) alcuni baldi giovani, tra cui il sottoscritto, organizzano per sabato 9 settembre (ore 22) una festa che già lo scorso anno ha riscosso molto successo. Entrata 5 euro e tante nuove conoscenze da fare. Da non perdere!

Carlo

Parole a vanvera

Mamma mia quanto brucia ancora ai francesi quella finale tedesca. A quasi due mesi di distanza, quella partita giocata a Berlino occupa un posto ancora vivo e acceso nella memoria di tutti i francesi. Dai giocatori a Domenech, passando per il mammasantissima dei francesi Michelle Platini, quella sconfitta brucia ancora da morire.
Perdendo tutti una buona occasione per stare zitti, uno ad uno i francesi si sono prodigati in commenti e frasi davvero stupide, fuori luogo e dettate sicuramente dalla sconfitta in terra tedesca.
Gallas che difende Zidane minacciando di spaccare la faccia a Materazzi, Thuram che definisce Matrix il male del calcio e chiarisce che la Francia meritava la vittoria e senza rigori l'Italia non avrebbe mai vinto, il c.t. Domenech che ci definisce dei bravi attori e ultimo, solo in ordine cronologico, Michelle Platini (vicepresidente Uefa!!!) che promette battaglia questa sera, che sostiene che la Francia quella sera non ha perso ma ha pareggiato, che meritavano molto di più i transalpini, che la Francia senza Zidane è partita bene ma l'Italia senza Totti no e che l'Italia non è più al centro dell'Europa.
Vero caro Michelle, adesso e per i prossimi quattro anni l'Italia sarà sul tetto del Mondo.

Alessandro

04 settembre 2006

Spagna in trionfo


Pur priva della sua stella Pau Gasol, la Spagna si è aggiudicata la finale del campionato del mondo di basket. Contro una Grecia irriconoscibile, gli spagnoli non hanno speso molte energie per vincere l'incontro, regalando ai tifosi la prima vittoria della storia del basket iberico. Già in vantaggio di venti punti all'intervallo, la squadra di Navarro non ha avuto problemi ad amministare il punteggio negli ultimi due quarti di gioco. I greci non sono andati al di là di una miseria di 47 punti realizzati, cifra incredibile se si considerano le qualità dei campioni ellenici viste in semifinale contro gli Stati Uniti. Ancora una volta nello sport ha prevalso chi aveva più "fame" di vittoria. Pau Gasol entra nel quintetto ideale di questi mondiali insieme con Garbajosa (decisivo in finale), Ginobili, Papaloukas e Carmelo Anthony.

Carlo

Addio Presidente

Con Giacinto Facchetti se ne va un uomo d'altri tempi, uno che aveva l'Inter nell'anima. Addio Presidente. Uomo di un calcio che aveva altri valori, era Presidente dell'Inter dal 2004 e ci ha lasciati a soli 64 anni. Salutaci l'avvocato Prisco,lassù.

Carlo

01 settembre 2006

Power Gasol!


La finale del campionato del mondo di basket sarà Spagna-Grecia. Europa al potere. Le sconfitte inflitte oggi agli argentini ma soprattutto agli americani cambiano il volto del basket mondiale in maniera decisa. L'impresa dei greci sugli USA ha un sapore storico, quello di una vittoria che (comunque vada in finale) si ricorda per sempre. Perchè hanno perso gli americani? Semplice, la solita supponenza verso il basket europeo. Ormai più forti giocatori del vecchio continente sono protagonosti nell'NBA, e le loro capacità unite alla sapienza tattica degli allenatori "vecchio stampo" sono un cocktail pienamente all'altezza dei soliti presuntuosi americani. Quattro allenatori e tre capitani a cosa servono? Solo a creare più confusione e non essere una squadra vera in campo. La superiorità di James, Anthony e Wade non si discute, ma le capacità tattiche degli europei sono un gradino sopra. La fame di vittoria dei greci ha fatto il resto. Onore a Diamantidis, Spanoulis, Papaloukas, all'ex senese Kakiouzis e all'ex canturino Schortsanitis. Tutti autori di una partita perfetta in attacco, dato che in difesa contro il dream team si può solo cercare di limitare i danni. Quei quaranta minuti sono da conservare in cineteca con l'etichetta :"Vuoi provare a battere gli USA? Fai così."
Nell'altra semifinale è esploso come una bomba il talento puro dello spagnolo Pau Gasol. Il lungo dei Memphis Grizzlies ha dato lezioni di pallacanestro, ed ogni volta che si muove c'è da chiedersi come faccia un 2,15 ad essere tanto agile sulle gambe. Misteri della natura, ben pagati da un contratto da oltre dodici milioni di dollari a stagione. L'Argentina non sfrutta l'ultimo tiro che avrebbe potuto darle la vittoria. Insieme a Gasol ci sono Rodriguez e l'ex Treviso Garbajosa a guidare gli spagnoli ad una storica finale tutta europea. Una nota negativa per tutti gli amanti del basket: in finale probabilmente non vedremo Gasol in campo per un infortunio al ginocchio sinistro. Per questo, Grecia favorita per il successo nell'ultimo incontro. Ma questo mondiale potrebbe riservarci un'altra sorpresa. Domenica il verdetto.

Carlo

Lo sbarco dei famosi


Volete sapere perchè in edicola esistono più riviste di gossip che quotidiani? Volete sapere perchè in televisione regna sovrana l'informazione "di costume" (da bagno aggiungerei)? Volete sapere perchè Studio Aperto snobba la politica e l'economia a favore delle estati bollenti dell'Arcuri o di Costantino, delle feste al Bilioner di Briatore o delle fidanzate dei calciatori?
Beh la risposta è in questa foto pubblicata sul settimanale Chi (fulgido esempio di giornalismo di scarso livello).
L'immagine raffigura l'arrivo su una spiaggia di un barcone con a bordo Flavio Briatore, Elisabetta Gregoraci (quella delle coccole al politico), Daniela Santanchè ed Emilio Fede. Davanti alla barca una schiera di persone che immortala lo sbarco dei Vip con telefonini e macchine digitali nella speranza di tornare a casa con un ricordo indelebile di una esperienza unica.
Le foto da ergere a trofeo di guerra e la scena in stile Isola dei famosi 4 sono la benzina di una televisione e di una informazione inutile, stupida, dettata dalla voglia di rendere pubblico quello che dovrebbe restare privato, stimolata da chi parla tanto di cose che non sa e delle quali, alla gente con un minimo di cervello, non dovrebbe fregare assolutamente nulla.
Come scrive giustamente Matteo Failla: "una tv che pensa ad accontentare l'Italia che vive nella mediocrità". Purtroppo è così. Guardando queste scene non mi stupiscono i successi di certe trasmissioni e la popolarità di certi personaggi inutili.
Continuando su questa strada l'ignoranza diventerà un valore.

Alessandro

31 agosto 2006

Coniglio Mannaro, grazie ed addio (per sempre)


Ti ricordi questo giorno, Ronaldo? Forse tu e molti tifosi interisti no, ma il sottoscritto se lo ricorda bene. Hai abbandonato l'Inter quando la squadra ha avuto più bisogno di te, dopo un Mondiale da protagonista e anni di cure pagate dal signor Moratti. Volevi essere un "galattico" e lo sei diventato, vincendo poco in Spagna e nulla in Europa. Ma è quello che meritano i giocatori come te: sei un bambino, lo hai dimostrato anche a trent'anni. Spero che la bontà di Moratti non faccia un brutto scherzo ai suoi tifosi, perchè si può accettare il fatto che i calciatori siano mercenari, ma non che possano decidere come e quando vogliono il loro futuro. Severgnini ha definito Ronaldo "Coniglio Mannaro" per quello che ha fatto nell'estate 2002 e la definizione è perfetta per descriverlo. Resta in Spagna, piccolo uomo, che questa maglia non la meriti proprio.

Carlo

30 agosto 2006

Andre Agassi: cala il sipario, tutti in piedi!

Spesso chi ha talento utilizza la follia per esprimerlo. Altrettanto spesso chi ne ha talmente tanto non ha bisogno della follia per emergere. Andre Agassi ha vissuto entrambe queste fasi nella sua incredibile carriera. Trentasei anni, sessanta tornei pro vinti e 2 matrimoni fa nasceva a Las Vegas uno dei più grandi campioni della storia moderna del tennis.
Agassi non è mai stato un tipo timido e introverso. Non è mai stato nemmeno una persona normale. Lui è sempre stato qualcos'altro. Quando nel 1988 scese in campo a Parigi con i capelli lunghi in stile punk, la bandana e i pantaloncini jeans (per stupire il proprio sponsor Nike) nessuno avrebbe scommesso un dollaro sulla carriera di Andre. Era visto come il classico sbruffone americano tutto Big Mac e vestiti colorati. Oggi dopo otto Slam vinti, più di cento settimane da numero 1, 868 match vinti in carriera, una olimpiade e tre coppe Davis, Agassi rappresenta una leggenda del tennis, una leggenda che a 33 anni ha deciso di lasciare il campo, purtroppo per sempre.
Le vittorie però non rendono veramente l'idea di cosa ha significato Agassi per lo sport degli ultimi vent'anni. In campo ha inventato un nuovo modo di giocare a tennis. La sua pallina correva sempre più veloce di quella degli altri. Il suo colpo d'anticipo portato sempre col massimo della forza ha inaugurato uno stile e ha fatto scuola.
Fuori dal campo ha regalato espressioni, colpi di scena e gossip sempre da prima pagina. Le sue love story ne hanno segnato la carriera e la popolarità: la prima fu Barbra Streisand, di 28 anni più vecchia di lui, e poi la bellissima Brooke Shields che piano piano portò Andre più sulle passerelle e nei locali che sui campi da tennis, facendolo scivolare fino al numero 141 del mondo.
Quando nel '99 conobbe e si innamorò di Steffi Graf incominciò per lui una seconda giovinezza. Lui solare, ribelle, anticonformista; lei seria, schiva e metodica. Li unisce l'amore per il tennis ed è con la Graf che Andre riscopre il vero amore per il campo, per il sudore e per la fatica.
La seconda fase della carriera di Andre è segnata da un matrimonio felice condito da 2 figli e tanto lavoro serio sul campo, lontano da pazzia e colpi di testa. La cura funziona perchè a 33 anni vince ancora un Australian Open e diventa il più vecchio numero 1 della storia. In carriera ha guadagnato qualcosa come 31 milioni di dollari ma se pensiamo che con la sua immagine e generosità ha riempito le casse della sua fondazione, nata per aiutare i bambini di Las vegas, con la bellezza di 75 milioni di dollari allora il quadro del personaggio Agassi è davvero completo.
Grazie Campione.

Alessandro

29 agosto 2006

Brescia nel sangue

Sette omicidi in sedici giorni. Non sono cifre che riguardano un bilancio nazionale o regionale. Sono solo quelli accaduti a Brescia negli ultimi giorni. Con ben tre casi nazionali che hanno avuto grande risonanza anche a livello politico, quello che è accaduto nella città lombarda ci deve invitare a riflettere. Non sulla politica, che i problemi li affronta male e li risolve ancora peggio. Non importa ai cittadini se sia la destra o la sinistra a permettere questo. E' il solito scaricabarile tipicamente italiano. Il momento non è dei migliori e la delinquenza si sta facendo sempre più continua. I recenti casi di stupro avvenuti a Milano lo confermano. Il problema è di natura umana: siamo arrivati al degrado più totale. Si uccide per pochi spiccioli, il carcere non fa più paura (anche grazie all'indulto), le leggi sono spesso un optional per tutti. Trasgredire diventa l'unica regola. L'uomo si sta sempre più trasformando in animale e da tale agisce. Senza filtri tra l'istinto e le azioni. Chiudersi in casa non risolve i problemi, anzi. Li acuisce. Questa società egoista, volta al possesso personale e al potere sta comprando poco a poco tutti. Con i grossi rischi che si stanno manifestando in questi giorni. Prevenire è meglio che curare.

Carlo


 
Non voglio dimostrare niente, voglio 
mostrare. Federico Fellini